i Giovedì - Gruppi Chestertoniani Veronesi


Dialogo con Giuseppe Colombo
   

         

        

Medaglia d'oro al miglior giallo

Testo 1 del 20 luglio 2024

Prima di tutto prendiamo la scacchiera, poi vi mettiamo le pedine: pardon!, i "pezzi"; quindi giocheremo; molte scacchiere saranno eliminate; molte teste cadranno: persino le regine e uno dei due re.
Al re vincitore sarà data la medaglia d'oro per avere ideato, realizzato e condotto a termine "il miglior giallo della storia"
La scacchiera: il "giallo" Certamente lo sapete, è un racconto poliziesco, che si legge per passare il tempo e per non pensare troppo.
Le pedine: Una o più persone uccise, uno o più assassini e un investigatore (più o meno superdotato), che alla fine, coadiuvato da collaboratori sempre un poco idioti, sbalordisce tutti, smascherando il colpevole e inchiodandolo alle sue responsabilità.
Ma perché il "giallo"? Facile, perché chi cerca trova, anche se spesso non si sa che cosa cercare e, magari, una volta trovata la soluzione, non la si vuole riconoscere e accettare. Frase enigmatica? Forse si, ma se ci si pensa bene, è proprio così.
Il nome di questo genere di libri nasce dalla collana dei "Gialli Mondadori"
Il loro nome deriva dalla loro copertina: "gialla": impossibile non notarla in edicola o in libreria.
Il primo "Giallo Mondadori" 1929: La strana morte del signor Benson di S.S. Vandine.
Gli studiosi inoltre, sempre bene informati, sostengono che il primo giallo della storia risale al 1841: I delitti della Rue Morgue di Edgard Allan Poe.
E i "noir" cosa sono? E "I racconti di padre Brown" di Gilbert Keith Chesterton trovano posto nello scaffale dei "gialli"?
Alla prossima puntata: lì sistemeremo altre pedine.
Nel caso bramaste scrivere, ecco quì

giuseppe.colombo@chesterton.it