Testo di Chesterton commentato durante il falò:
Da Ortodossia Capitolo II
Il circolo è, per
sua natura, infinito e perfetto, ma resta fissato nelle sue dimensioni; non
può essere né più grande né più piccolo. La croce, che ha nel proprio centro
una collisione ed una contraddizione, può stendere le sue quattro braccia all'infinito,
senza alterare la sua forma. Per il paradosso centrale che essa contiene può
crescere senza cambiare. Il circolo ritorna su se stesso ed è chiuso. La
croce apre le sue braccia ai quattro venti; è un segnale indicatore per
viaggiatori in libertà.
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