I Giovedì - gruppi chestertoniani veronesi             bimbo
 

 

By the Babe Unborn
 
If trees were tall and grasses short,
As in some crazy tale,
If here and there a sea were blue
Beyond the breaking pale,

If a fixed fire hung in the air
To warm me one day through,
If deep green hair grew on great hills,
I know what I should do.

In dark I lie: dreaming that there
Are great eyes cold or kind,
And twisted streets and silent doors,
And living men behind.

Let storm-clouds come: better an hour,
And leave to weep and fight,
Than all the ages I have ruled
The empires of the night.

I think that if they gave me leave
Within that world to stand,
I would be good through all the day
I spent in fairyland.

They should not hear a word from me
Of selfishness or scorn,
If only I could find the door,
If only I were born.



Dal bambino non nato…
(traduzione di Annalisa Teggi)

Se ci fossero alti tronchi d'albero e ciuffi d'erba bassa,
come nella fantasia di certe fiabe,
e se più oltre si scorgesse a tratti un mare blu
a rompere la pallida linea dell'orizzonte,
 
se ci fosse una palla di fuoco appesa in aria
a riscaldarmi durante il giorno,
e se una folta chioma verde ondeggiasse sulle valli,
là saprei cosa fare.
 
Me ne sto nel buio: sognando che esistano
grandi occhi severi o gentili,
e strade storte e porte silenziose, 
e uomini vivi dietro ad esse.
 
Che venga la bufera: meglio un'ora,
e poter piangere e combattere,
piuttosto che questo infinito vuoto 
a misurare l'impero della notte.
 
Penso che se mi permettessero 
di stare in quel mondo 
sarei buono per un tempo pari
a questo lungo giorno nel regno delle fate.
 
Non udrebbero da me una sola parola 
di egoismo o disprezzo,
se solo riuscissi a trovare la porta,
se solo nascessi.

 

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